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Come potete leggere anche nella news sotto, con una mia lettera aperta indirizzata alla redazione di Dronezine, ho manifestato il mio dissenso per conto di Zefiro, rispetto ad un’interpretazione del regolamento e della circolare ENAC che, sotto la spinta di interessi particolari, tende ad equiparare la formazione teorica aeronautica del pilota di SAPR a quella di un pilota di ultraleggero.

Ringrazio Dronezine per la pubblicazione integrale della mia lettera, anche se non mi è piaciuto il titolo redazionale di presentazione e, soprattutto, mi dispiace che una rivista specialistica di settore non abbia avvertito l’esigenza di sostenere con forza la necessità di costruire un percorso formativo specifico per i piloti di Droni sotto i 25 kg che, secondo noi, non solo lo richiede la logica ma anche il semplice buon senso.

Nella lettera io sostenevo e sostengo, che nel merito della qualificazione dei piloti SAPR, al di là di ogni legittima interpretazione soggettiva, l’unico punto fermo di riferimento per tutti, è il regolamento ENAC e la circolare 2014/001. Da questa si evince che spetta all’operatore la responsabilità di accertare la qualificazione del Pilota e se questo non possiede una struttura adeguata e non è in grado di farlo autonomamente, per la parte di teoria aeronautica, può rivolgersi ad una delle tante scuole di volo riconosciute: Aeroclub, ATO, OR ecc, oppure ad una delle Organizzazione riconosciute (Art. 8.17 Regolamento) che oltre a fare supporto e consulenza tecnica organizzativa per operatori SAPR, può fare anche formazione. 

Essendo un’organizzazione riconosciuta, è chiaro e scontato, che la sua capacità e competenza a fare formazione teorica e addestramento, sia necessariamente valutata e riconosciuta da ENAC. Mai negato questo, anzi, proprio per questo, ho anticipato nella lettera, che Zefiro sarà un’organizzazione riconosciuta perché ha tutti i requisiti e le professionalità per esserlo, e che, a tal fine, abbiamo fatto già richiesta ad ENAC, d’altronde, noi che siamo stati un po’ i pionieri e che abbiamo iniziato ad operare nel settore dell’uso civile dei SAPR in via sperimentale, ancor prima che si definisse il quadro delle regole, abbiamo fin dall’inizio avvisato gli iscritti ai nostri corsi, che per quanto riguarda le applicazioni specialistiche, come aerofotogrammetria, telerilevamento, aerofotografia, ecc, l’attestato ha valore legale in quanto rilasciato da un’agenzia formativa riconosciuta dalla Regione Toscana, per la qualifica di pilota invece, pur avendo approntato un programma coerente con la formazione aeronautica, tenendo a riferimento i requisiti minimi e i contenuti considerati nel Regolamento, abbiamo detto e scritto che, non essendo ancora definito il quadro delle regole, in caso di necessità, avremmo proceduto a fare ulteriori integrazioni e l’esame finale valutativo, se richiesto come obbligatorio per il riconoscimento dell’attestato di qualifica. E questo è quello che faremo se sarà necessario.

Noi siamo un’organizzazione che opera nell’ambito di un Aeroporto nel campo della ricerca e innovazione aerospaziale, dell’aeronautica leggera e dei SAPR, in collaborazione con l’Università di Pisa e i nostri corsi sono tenuti da istruttori qualificati, quindi credo, che la formazione di una cultura aeronautica al nascente nuovo settore dei SAPR per uso civile sia da noi garantita.

Qual è allora il nocciolo della questione e del nostro dissenso rispetto ad alcune interpretazioni, compresa quella della rivista Dronezine? E’ vero che il Regolamento e la Circolare prendono a riferimento, per la formazione sulla teoria aeronautica, i contenuti dei corsi per il rilascio di un attestato di volo VDS, ma questo, secondo noi, non può essere fatto attraverso una trasposizione automatica dello stesso programma perché, una cosa è un ultraleggero che vola da punto ad un altro a lunghe distanze, un’altra è un pilota di un multi rotore che opera con volo a vista, con un raggio di azione ristretto e ben definito, con un’autonomia di volo limitata e ad un’altezza sotto i 70 metri, questo è il contesto operativo di quasi tutti i futuri piloti o operatori che abbiamo incontrato in questi mesi.

Per questo noi, pur disponendo in aeroporto di una scuola volo di grande e consolidata tradizione, abbiamo ritenuto più giusto ed efficace fare dei corsi per garantire una formazione più legata alla specificità dei SAPR, mettendo insieme un programma in cui, la parte teorica sulle regole generali della navigabilità sia legata alla teoria propedeutica al volo in sicurezza per mezzi a pilotaggio remoto inferiori ai 25 kg.

Per questo noi, ad oggi, ancora non figuriamo tra le scuole riconosciute da ENAC perché non abbiamo utilizzato la scuola di volo già riconosciuta che abbiamo in Aeroporto perché se l’avessimo fatto avremmo avallato questo tentativo di equiparazione che non condividiamo. Abbiamo scelto questa strada perché crediamo sia quella giusta per insegnare una cultura aeronautica ad un mondo in larga parte proveniente dall’aeromodellismo, che intende oggi cimentarsi con nuove applicazioni ed usi professionali e che deve garantire la massima competenza e professionalità perché, è chiaro ed ineludibile, che la sicurezza di tutti i cittadini, viene prima ed è al di sopra di tutto.

Molti futuri operatori e piloti di Sapr, provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sono già introdotti nel settore grazie ai nostri corsi e hanno imparato da noi come pilotare in sicurezza un multi rotore e come utilizzarlo per telerilevamento e aerofotogrammetria. Abbiamo confezionato dei corsi cercando un necessario equilibrio tra qualità della formazione e tempi contenuti e sostenibili. Qual’ora, alla fine del percorso di definizione delle regole, dovesse prevalere una impostazione che equipara il pilota SAPR a quello di un normale pilota di ultraleggero, pur non condividendo questa scelta che riteniamo inutilmente penalizzante per il nascente settore, siamo già pronti ad integrare con un corso di approfondimento di teoria aeronautica, da fornire online a tutti gli iscritti che hanno già frequentato o frequenteranno nelle prossime settimane i nostri corsi, chiedendo loro un ulteriore sacrificio di tempo per venire a sostenere un esame finale di teoria aeronautica per il livello VDS. Ma non vogliamo anticipare soluzioni che non condividiamo quindi, concludo, citando un vecchio e saggio proverbio popolare: non fasciamoci la testa prima di farsi male.

Eugenio Baronti

Presidente e AD di Aeroporto di Capannori Spa, fondatore e consigliere di Zefiro innovazione.