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Un prototipo specializzato in applicazioni per l’agricoltura di precisione che verrà presentato alla Fiera Agricola di Verona dal 3 al 6 febbraio 2016

Chi ha seguito i corsi di formazione per piloti e operatori SAPR, organizzati da Zefiro ricerca e innovazione presso l’Aeroporto di Capannori Lucca, può richiedere invito omaggio per entrare alla Fiera di Verone ed assistere alla presentazione di “Efesto”. Per prenotare: info@zefiroinnovazione.it Biglietti omaggio disponibili fino ad esaurimento.

Efesto è un prototipo di drone con la specificità di utilizzo ad ampio raggio in ambito agricolo grazie all’utilizzo di innovativi sistemi multisensoriali che l’Istituto CNR-Ibimet da anni studia ed utilizza nella propria ricerca in agricoltura di precisione. Grazie al trasferimento tecnologico fra Istituto di Scienze e Tecnologie dell’informazione (Isti-Cnr), l’Istituto di Biometereologia di Firenze (Ibimet-Cnr) ,il gruppo Refly del Cnr pisano e la Sigma Ingegneria e’ nato il prototipo Efesto. Il drone utilizza sensori termici multispettrali e iperspettrali e offre una risoluzione a terra dell’ordine dei 3cm/pixel, un grande passo in avanti rispetto ai 5-25m/pixel delle rilevazioni satellitari. Dà inoltre la possibilità di voli ripetuti, acquisizione di immagini visibili georiferite e l’elaborazione post volo dei dati per la mosaicatura.

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“Grazie a questo drone – dice Alessandro Matese dell’Ibimet – avremo la possibilità di acquisire dati provenienti da più sensori contemporaneamente e ad altissima risoluzione in modo da poterli elaborare assieme. Dalla fusione di questi dati saranno elaborate indicazioni che mirano a ridurre al minimo gli impatti ambientali dei sistemi produttivi. L’agricoltura di precisione troverà una forte implementazione in quanto si potranno ad esempio, aggiustare i parametri della semina, la modulazione delle dosi di fertilizzante, l’applicazione sito-specifica dell’acqua, dei pesticidi, degli erbicidi”.

Le prime applicazioni dell’agricoltura di precisione si basavano principalmente sull’elaborazione di immagini da satellite, sui sistemi GPS, sui sistemi informativi geografici. “Il drone dà la possibilità di voli ripetuti, acquisizione di immagini visibili termiche e multispettrali georiferite e l’elaborazione post volo dei dati per la mosaicatura – dice Ovidio Salvetti dell’Isti -, tutti dati ed immagini che possono essere integrati in una rete e fornire così informazioni in tempo reale grazie anche ai recenti progressi nelle tecnologie di trasmissione radio e la possibilità che queste hanno di interfacciarsi con Internet”.

Nella viticoltura moderna, ad esempio, l’utilizzo del drone del CNR permette di programmare una gestione agronomica differenziata all’interno del vigneto, prerogativa questa, per ottenere una produzione di qualità. Le attività del drone sono indirizzate sia allo sviluppo di tecnologie di indagine basate su telerilevamento e sistemi di monitoraggio micro meteorologico sia allo sviluppo di strumenti informatici (mappe di rischio meteo climatico, modelli di allerta precoce contro malattie, modelli previsionali di crescita e qualità) che migliorino la quantità e la qualità delle produzioni del vino.

Brouchure Efesto